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[Internationl Tecnical Adviser Gran Master Sergio P. Iadarola]




WING CHUN ORIGINI E STORIA

La storia del Wing Chun si basa su un manoscritto originale del defunto Grand Master Yip Man e sulle ricerche del Gran Master Leung Ting.

Nelle sue elaborazioni il prof. Leung Ting fa continuamente considerare che molti elementi della leggenda del Wing Chun non sono storicamente dimostrabili e che alcuni di essi sono anzi addirittura scorretti dal punto di vista storico scientifico.

Con il passare del tempo, fatti veri sono stati mescolati a racconti inventati ed e' nata cosi' una storia delle origini, che, nonostante tutto o, magari, proprio per questo continua ad affascinare.

Durante il governo K'anghsi della dinastia Ching, i seguaci dello Shaolin Kung Fu erano talmente famosi, per la loro arte del combattimento, che il governo Ching se ne preoccupo' a tal punto, da decidere di uccidere i monaci e di distruggere il monastero che si trovava sul monte Sung, nella provincia Honan, nella Cina centrale.

Furono quindi inviati numerosi soldati con l'ordine di distruggere il monastero e di estinguere la comunita' religiosa. Ma i monaci del monastero Shaolin opposero una resistenza cosi' forte, che il monastero ne rimase indenne perfino dopo una lunga e dura lotta. Chan Man Wai, il migliore dell'anno tra i candidati all'esame dei funzionari, voleva fare carriera nel governo e cosi' espose il suo piano. Per poterlo attuare, fece una congiura con alcuni monaci del monastero Shaolin, il piu' importante dei quali si chiamava Ma Ning Yee.

Quest'ultimo si lascio' convincere a tradire i suoi compagni e incendio' il monastero a loro insaputa. In questo modo si riusci' a ridurlo in cenere.

Durante l'incendio morirono la maggior parte dei monaci e dei laici esperti di combattimento. Alcuni combattenti riuscirono pero' a scamparla e tra questi i Cinque Anziani, capi dei cinque stili Shaolin.

La maestra buddista Ng Mui, il maestro Chi Shin, il maestro Pak Mei, il maestro Fung To Tak ed il maestro Miu Hin con i suoi discepoli, particolarmente Hung Hai, Kwun, Fong Sai Yuk e Luk Ah Choy. Uno dei Cinque Anziani, il maestro Chi Shin, che era anche abate e che prima dell'incendio aveva avuto la maggior parte degli allievi, li convinse della necessita' di dover combattere contro i Manciu.

Per questo Chi Shin e i suoi allievi preferiti vennero ricercati con mandato di cattura. Chi Shin ordino' loro di disperdersi in tutto il paese per evitare di essere catturati. Egli stesso, per potersi salvare, assunse la falsa identita' di cuoco rifugiandosi su una giunca rossa. Altri maestri, come Miu Hin e sua figlia Miu Tsui, si nascosero a lungo presso le stirpi dei Miao e dei Yao, tra Szechwan e Yunnan.

Piu' tardi vagabondarono per il paese ed arricchirono sempre di piu' le leggende cinesi. In Cina sono famose le storie "Fong Sai Yuk sfida i difensori di un torneo" e "Ng Mui uccide Lee Pa Shan sul paletto dei fiori di pruno".

Dopo la distruzione del monastero Shaolin i sopravvissuti si divisero per potersi salvare con piu' probabilita' dalla persecuzione del governo dei Manciu.

Il Master Chi Shin, ad esempio, assunse l'identita' di cuoco su una giunca rossa (la "giunca rossa" era la nave di trasporto delle troupe di teatro, normalmente dipinta di rosso e adornata di bandiere variopinte).

La monaca Ng Mui si rifugio' nel tempio della Gru Bianca, sul monte Tai Leung. Li' ebbe modo di dedicarsi indisturbata all'arte marziale e allo Zen. Per lungo tempo Ng Mui riflette' su come avrebbe potuto creare una nuova arte marziale, capace di offrire la possibilita', anche a persone fisicamente deboli, di sconfiggere esperti delle Arti Marziali classiche.

La leggenda racconta che Ng Mui ebbe l'ispirazione decisiva osservando una lotta tra una gru e una volpe. La volpe girava intorno alla gru, nella speranza di poter sferrare un attacco mortale, sul fianco non protetto di quest'ultima.

La gru, pero', si girava in continuazione in modo da mostrare alla volpe il suo petto. Ogni volta che la volpe si avvicinava troppo, tentando di attaccarla con una zampa, la gru si difendeva con un'ala e, contemporaneamente, contrattaccava con il becco.
Mentre quindi la gru si difendeva con l'ala e contrattaccava con il becco, la volpe astuta si avvaleva della velocita' delle proprie gambe e degli attacchi a sorpresa. Non ha importanza come sia terminata questa lotta. Ng Mui sviluppo', grazie all'idea ricavata da quell'osservazione, un nuovo sistema di arti marziali.

Le caratteristiche distintive piu' importanti del nuovo sistema di Ng Mui, rispetto al Kung Fu Shaolin, consistevano nei movimenti piu' semplici ed adattabili, nell'orientamento alla prassi e nell'impiego piu' economo della forza.

Il sistema di Ng Mui aveva come scopo la sconfitta del nemico, non con la forza, bensi' con il metodo. Sul monte Tai-Leung Ng Mui conobbe un certo Yim Lee e sua figlia Wing Chun, il cui nome significa "bella primavera". Il sistema della monaca Ng Mui deve il suo nome melodioso proprio a questa giovane ragazza.

A quei tempi la monaca buddista Ng Mui viveva nel tempio della Gru Bianca, sul monte Tai Leung e, piu' volte al mese, era solita frequentare, per acquistare i viveri, il mercato del vicino villaggio, dove la giovane ragazza Yim Wing Chun vendeva il tofu insieme a suo padre.

I due erano fuggiti dalla loro terra natia, la provincia Guangdong, poiche' sfortunatamente il padre era stato coinvolto in un problema giudiziario. Essendo stato allievo del monastero Shaolin, egli aveva appreso alcune tecniche di combattimento che impiegava, all'occorrenza, per ristabilire la giustizia dalle sue parti.

Per questa ragione, cadde in tali difficolta', che lo costrinsero ad abbandonare la sua terra e a rifugiarsi ai confini delle province Szechwan e Yunnan, sul monte Tal Leung. Yim Wing Chun crebbe e divenne una ragazza bella ed intelligente, ma la sua bellezza ed affabilita' sarebbero state anche la fonte di gravi problemi. Infatti in quel luogo viveva un noto attaccabrighe che si chiamava Wong, il quale cercava continuamente di provocare liti. Purtroppo gli abitanti del villaggio non sapevano difendersi da lui, visto che egli era un esperto di Kung Fu e che apparteneva ad una societa' segreta.

Attratto dalla bellezza di Yim Wing Chun, egli la chiese in sposa; Wing Chun, pero', era gia' stata promessa sin dall'infanzia ad un giovane di nome Leung Bok Chau, un mercante di Fuchia. Wong le mando' un messaggero, fissandole una scadenza e minacciandola di usare violenza nel caso in cui ella lo avesse respinto. Padre e figlia vivevano quindi nel timore per il loro futuro.

Con l'andare del tempo Ng Mui era diventata cliente abituale di Yim Lee e spesso si intratteneva con i due. Un giorno, ella si rese conto che erano tormentati da grandi preoccupazioni. Yim Lee le racconto' ogni cosa e Ng Mui, che era dotata di spiccato senso della giustizia, decise di aiutare Wing Chun.
Ella pero' non desiderava punire personalmente il malfattore, da un lato per non far scoprire la sua vera identita', e dall'altro perche' un combattimento tra lei, la famosa maestra del monastero Shaolin ed uno sconosciuto picchiatore sarebbe stato considerato sleale ed inglorioso. Per questi motivi volle aiutare Yim Wing Chun trasmettendole l'arte del combattimento. Dopo soli tre anni di lezione privata, la giovane ragazza padroneggiava perfettamente il metodo che le era stato mostrato.

Dopo l'addestramento Ng Mui la mando' di nuovo nel tempio della Gru Bianca da suo padre. Non appena Wing Chun fu ritornata al villaggio, fu molestata dal picchiatore Wong. Questa volta ella non scappo', ma lo sfido' in un duello. Il "rowdy" era sicuro della sua vittoria e gia' si rallegrava all'idea di aver finalmente conquistato la ragazza.

Purtroppo per lui, pero', aveva fatto male i calcoli poiche' Wing Chun lo sconfisse mettendolo k.o.. Dopo questa vittoria, Wing Chun continuo' ad esercitarsi nel combattimento e, allorche' Ng Mui decise di proseguire il suo viaggio, fu esortata a trovare un degno successore e a istruire solo gli allievi giusti.

Yim Wing Chun sposo' il suo fidanzato Leung Bok Chau e gli trasmise il metodo di combattimento che aveva appreso da Ng Mui. Leung Bok Chau, che prima di sposarsi aveva praticato il kung Fu, non ascoltava la moglie quando questa gli parlava della sua arte marziale, credendo che una donna fosse troppo debole per poter essere considerata una pericolosa rivale per un uomo.

Una volta, pero, Wing Chun ebbe finalmente l'opportunita' di dargli una dimostrazione pratica della sua abilita', e da allora, ogni volta che combattevano insieme, essa riusciva a sconfiggere il marito.

Solo a quel punto egli riconobbe che sua moglie era una grande maestra di arti marziali, e per renderle omaggio chiamo' questo sistema di kung Fu: "Wing Chun". Leung Bok Chau si alleno' regolarmente con la moglie fino a diventare egli stesso un Master di quest'arte marziale.

Tramandato di generazione in generazione tramite un sistema familiare e' rimasto segreto fino agli anni '50; fu lo stile di Bruce Lee, che lo studio' per circa quattro anni sotto la guida del Great Grandmaster Yip Man che fu il primo ad aprire corsi pubblici per la diffusione di questo stile in un periodo storico che vedeva ancora il Kung Fu appannaggio delle societa' segrete o quasi.

Da allora, grazie al Great Grandmaster Leung Ting, che fu l'ultimo allievo privato di Yip Man, il Wing Chun Kung Fu (WK) si e' diffuso rapidamente non solo ad Hong Kong, ma in tutto il mondo.

 

 

 

 


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